A cavallo di uno scherzo

a cavallo double cornice

E’ una narrazione teatrale sui temi dell’emarginazione, un viaggio interiore alla scoperta del germe del pregiudizio e del razzismo presente in ognuno. Attraverso vari racconti riscopriamo la storia ebraica europea: dal ghetto di Ferrara in Italia, dove gli ebrei si chiedono come fare per rispondere ad un burlone, per arrivare con canti, voci e a un altro ghetto, quello di Varsavia in Polonia, dove un pugno di persone hanno resistito coraggiosamente per vari giorni contro le barbarie naziste.

Un racconto orale che vuole dar voce e corpo ad alcune intuizioni dei bambini della Shoah, che con le loro “visioni” hanno potuto scoprire il male oscuro di una peste che si spargeva per il mondo. Rielaborando testimonianze da piccoli scrittori: pressi da diari, fumetti, canti;si ricrea il mondo della fiaba didattica, che narra con dei suoni antichi e immagini simboliche le peripezie di un popolo in guerra, descrivendo persecuzioni e violenze lasciate sotto le macerie di una città semidistrutta.

Testimonianze di una infanzia calpestata, incapace a ribellarsi a una dittatura violenta e crudele,che cancellò dalla terra le nuove generazioni che credevano in un mondo di giustizia e di pace.

Un sguardo che rielabora e si domanda sul perché della nascita del pregiudizio e i suoi pericolosi sviluppi, un sguardo che lascia nello spettatore la libertà di chiedersi come affrontare il tema del pregiudizio: contro la razza, contro le malattie, contro la sessualità o contro la libertà di pensiero.

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